Il convegno intende interrogarsi sui rapporti tra letteratura e architettura portandosi alla radice di una possibile relazione strutturale tra le due discipline, senza limitarsi alla rilevazione tematica (pur essenziale) nei testi letterari di luoghi o figure in qualche modo interessanti per la cultura architettonica.
Se il progetto architettonico moderno, nelle sue pratiche ideative e operative, ha eletto a strumento privilegiato la rappresentazione per immagini, confinando la scrittura nell’ambito della teoria o della burocrazia, resta il fatto che una dimensione narrativa è ineliminabile dal processo creativo della architettura nel momento in cui, misurandosi con i suoi possibili destinatari e proponendosi la vita di concreti esseri umani come misura, è costretta a immaginare la vita, passata o futura, che attraverso essa scorre e prende forma.
D’altro lato la letteratura, nel suo immaginare la vita, o nel suo descriverla, non può che confrontarsi con la struttura, l’organizzazione e le forme dello spazio e dei luoghi in cui le azioni si svolgono e con il modo in cui tali contesti si modificano nel corso del tempo.
Il centro di interesse del convegno è l’individuazione di casi di studio in cui la affinità strutturale tra letteratura e architettura emerge come elemento caratterizzante il processo creativo.
In allegato locandina e programma del convegno.