ITA
L’avvenire piccolo borghese dell’Inghilterra di Alex DeLarge promette soltanto fatiscenti periferie metropolitane, ascensori guasti, graffiti osceni, barbarie e ultraviolenza.
L’idea moderna di una dignità sociale estesa, sogno utopico nato nel secondo dopoguerra, in grado di garantire una casa a tutti, ha finito col produrre un esito opposto, realizzando “periferie” come nuove aree urbane in cui dilagano conflitti e degrado. Che cosa non ha funzionato? È certo che la periferia sia sempre sinonimo di fallimento o si tratta di un luogo comune?
Il film ha la grottesca tonalità di una satira (o ‘fiaba’, come preferiva chiamarla Kubrick) memore di Swift e di Voltaire: tutto finisce in farsa, compresa la violenza stessa, che nonostante la coreografia distanziata, destò uno scandalo senza precedenti.
ENG
The petit-bourgeois future of Alex DeLarge’s England promises only dilapidated urban outskirts, broken elevators, obscene graffiti, barbarism, and ultraviolence.
The modern ideal of expanded social dignit, a utopian dream born in the postwar era, meant to guarantee housing for all. Ultimately backfired, producing "suburbs" as new urban zones where conflict and decay thrive. What went wrong? Are suburbs inevitably synonymous with failure, or is this just a cliché?
The film leans into the grotesque register of satire (or a "fairy tale," as Kubrick preferred to call it), channeling Swift and Voltaire: everything collapses into farce, even the violence itself, which—despite its detached, almost choreographic presentation, sparked unprecedented outrage.