Contatto di riferimento: Ufficio Mostre del Dipartimento di Architettura
Thierry Roze.
L'esistente reinventato L'existant réinventé
12 aprile - 13 maggio 2018
lunedì 14.00 - 16.00
martedì - sabato 9.00 - 16.00
domenica e festivi 10.00 - 16.00
Inaugurazione
giovedì 12 aprile 2018, ore 17,00
Conferenza di Thierry Roze
“L'esistente reinventato”
Mostra a cura di Francesco Saverio Fera e Thierry Roze
La mostra raccoglie una selezione di lavori di Thierry Roze, architetto che vive e lavora a Parigi.
Nell’insegnamento, nella ricerca e nella pratica di architetto-urbanista, Thierry Roze ha sviluppato una riflessione che ha privilegiato nel progetto la relazione con la città e la sua storia. La sua attuale ricerca si concentra sulla conservazione e trasformazione del patrimonio architettonico e urbano del XX secolo. È autore di numerose pubblicazioni sull'architettura moderna e le sue trasformazioni contemporanee.
Nei suoi progetti è operata una lettura dell’esistente che diventa il palinsesto per nuove prefigurazioni spaziali che possano interpretare la realtà in cui, con discrezione e pacatezza, s’inseriscono. Le tracce evidenti, come quelle più nascoste, del vissuto personale o collettivo, diventano la sostanza su cui si alimenta il filo del percorso compositivo per instaurare, col sito, con le preesistenze e con il dibattito contemporaneo un proficuo dialogo, che è critica e affermazione di un principio al tempo stesso.
L’esposizione è organizzata in quattro sezioni che ripercorrono i suoi principali temi di ricerca.
La prima, intitolata La città e il monumento, intende analizzare, mediante alcuni progetti, il significato degli elementi primari nel corpo della città quali potenziali generatori di complesse altre dinamiche urbane. Il progetto è quindi inteso a stabilire un rapporto in divenire, in cui il monumento gioca il ruolo di catalizzatore e contiene già in sé una metafora della struttura urbana.
Nella seconda sezione, Permanenza e mutazioni, I progetti presentati vogliono assumere l’impianto del palazzo parigino, organizzato tra corte e giardino, come guida per l’organizzazione dell’isolato, della distribuzione delle funzioni e della gerarchia degli spazi aperti. Attraverso un gioco di corrispondenze analogiche viene stabilita una relazione precisa tra l’architettura esistente e la sua nuova destinazione.
Nella terza parte, Continuare la città, i progetti presentati prendono come riferimento la struttura urbana esistente e si basano sulla diversità dei tipi architettonici, continuando l’accumulazione degli stratificazioni precedenti.
La quarta e ultima sezione, La modernità reinterpretata, riguarda progetti su edifici di architettura moderna realizzati tra gli anni Trenta e Cinquanta. Se tali proposte presentano delle specificità legate al particolare carattere del patrimonio del XX secolo, sul piano urbano, tecnico, estetico e concettuale, seguono gli stessi criteri affrontati negli altri lavori: in primo luogo, comprendere l’edificio o il sito nel suo carattere materiale e storico, quindi utilizzare questo carattere come guida per il progetto in un nuovo insieme di relazioni tra l’esistente e il nuovo. Anche qui è l’invenzione, come ricerca di soluzioni appropriate, che conferisce significato a questa dialettica tra esistente e nuovo.
La partecipazione all'inaugurazione darà diritto all’acquisizione di Crediti Formativi Professionali.
Enti promotori:
Dipartimento di Architettura
Con il contributo di:
Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena
Ser.In.Ar.
Ufficio mostre del Dipartimento di Architettura
Stefania Rössl - Responsabile scientifico
Raffaella Sacchetti - Responsabile tecnico
Alice Aloisi - Tutor