Guido Guidi Lunario

Inaugurazione con l'autore in conversazione con i curatori

  • Data: 11 dicembre 2021 dalle 16:00 alle 19:00

  • Luogo: Sala Sigfrido Sozzi, Palazzo del Ridotto, piazza Almerici 7, Cesena

  • Modalità d'accesso: Ingresso libero

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Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea, Comune di Cesena, Università di Bologna - Dipartimento di Architettura

Ospiti:

Carlo Verona, Assessore alla Cultura e Inclusione Comune di Cesena

Elisabetta Bovero, Dirigente del Settore Biblioteca Malatestiana e Cultura

Fabrizio Ivan Apollonio, Direttore del Dipartimento di Architettura, Università di Bologna

Elena Mucelli, Coordinatrice del Corso di Laurea in Architettura, Università di Bologna, Campus di Cesena

Guido Guidi, Fotografo

Andrea Simi, Curatore

Stefania Rössl, Dipartimento di Architettura, Università di Bologna, Responsabile scientifico

Antonello Frongia, Dipartimento di Studi Umanistici, Università Roma Tre

Lunario propone un percorso fotografico che inizia nel 1968 e si conclude nel 2019 con la stampa dell’omonimo volume pubblicato dall’editore inglese MACK. Le esplorazioni fotografiche dei paesaggi familiari, e le sperimentazioni condotte da Guidi nel corso di più di cinquant’anni, scorgono nella dimensione inafferrabile della luna una ragione speculativa per ampliare il proprio campo d’indagine. Le prime fotografie dedicate agli studi sulla mela, concepite in risposta a un esercizio assegnato dal prof. Italo Zannier agli studenti del Corso Superiore di Disegno Industriale a Venezia, i ritratti all’amica Mariangela Gualtieri, gli studi sull’eclisse parziale di sole del 1999 delineano un percorso analitico nei confronti del mezzo fotografico. Così, dall’osservazione del paesaggio quotidiano affiorano riflessioni di natura filosofica e letteraria, accomunate dall’interesse per il tema della luna. Guidi riconosce nella fotografia lo strumento ideale per accertare fenomeni, apparizioni lunari che riconducono a immaginari domestici metaforicamente rivolti ad una dimensione universale. Se, nelle sequenze presentate in mostra, la natura meccanica della fotografia e la vocazione all'indagine dei fenomeni ottici, fisici e naturali, si combinano con verifiche sul mezzo espressivo e sulla teoria della visione, la ricerca di un rapporto diretto con la fotografia degli albori e con la sua attitudine alla verifica, anche autoriflessiva e meta-fotografica, propone uno studio sul processo di formazione dell’immagine e sui suoi potenziali significati.