Il seminario presenterà i risultati intermedi del PRIN 2017 Historic Preservation Foundation Classes e sarà l'occasione per discutere con esperti del settore della sempre crescente esigenza di rendere coerente, coordinato e programmato il processo di conservazione del patrimonio architettonico attraverso l’applicazione di strumenti digitali innovativi, tra cui il cosiddetto HBIM.
Tali strumenti, pensati per la nuova costruzione, rischiano di produrre una digitalizzazione inconsulta e riduttiva se non si risolve il problema dello scambio di informazioni tra i diversi attori coinvolti nel processo. Informazioni che devono essere rispettose della diversità di ogni edificio storico, integrate alle diverse scale, senza forzature imposte dai software e dagli standard di interoperabilità attualmente in uso. Una riflessione a più voci affinché la potenza dei nuovi strumenti non richieda la rinuncia alle specificità, ma al contrario ne amplifichi le potenzialità.
A cura di: Politecnico di Milano, Università di Genova, Università di Roma La Sapienza, Università di Bologna.
Ospiti: Rebecca Montanari, Laura Moro, Giuseppe Martino Di Giuda, Roberto Di Giulio, Achille Felicetti, Alessandra Vittorini.