Il seminario interdisciplinare si propone come luogo di confronto sui temi dell’architettura sacra contemporanea, con particolare riferimento a quella dedicata alla liturgia cristiano-cattolica. Gli incontri manterranno un profilo laboratoriale, in cui alle comunicazioni dei relatori invitati seguirà uno spazio per domande o per un dibattito guidato.
Per un approccio fondato al tema, il corso intende offrire una panoramica generale sullo sviluppo delle ricerche filosofiche ed etno-antropologiche sul sacro, intrecciando la riflessione teoretica con quella filologica e paleoantropologica.
Su queste basi si potranno così considerare i luoghi del sacro nel Primo Testamento e quelli della predicazione del Cristo nel Secondo.
All’esegesi neotestamentaria si unirà l’analisi delle prime testimonianze archeologiche per illustrare le principali teorie relative alla gestione dello spazio sacro nelle comunità cristiane, dalle origini all’editto di Teodosio e al ruolo che ebbero i luoghi santi nella decadenza di Roma.
La prospettiva ecclesiologica e teologico-liturgica si intreccerà particolarmente a quella tecnologico-costruttiva, nell’esaminare le innovazioni apportate nell’Alto Medioevo dagli ordini monastici e nel Basso da quelli Mendicanti, nella graduale transizione dallo stile romanico al gotico.
L’introduzione all’evo contemporaneo si concluderà con un’analisi delle riforme avviate dal concilio di Trento e alle loro attualizzazioni regionali.
È però con la rivoluzione industriale che si misura il più forte disallineamento tra innovazioni delle tecniche e dei materiali e tradizione della liturgia. Lo scollamento tra vita economico-sociale ed ecclesiale si registra nelle più avanzate riviste che si occupano di architettura religiosa tra il secondo ’800 e il concilio Vaticano II e già era alla base del Movimento liturgico.
Il seminario considererà i casi in cui la riflessione sulla liturgia troverà una traduzione spaziale ed architettonica: la Germania di Romano Guardini, la Francia dei pp. Couturier e Régamey, l’Italia con le sue esperienze regionali, particolarmente legate alle diocesi di Torino, Milano e Bologna, sperimentali rispetto al concilio Vaticano II.
Dal progetto dello spazio di culto, il seminario interdisciplinare intende porre l’accento sui processi che li determinano nelle iniziative nazionali e locali avviate per garantire una maggiore qualità all’architettura per la liturgia cristiana. Verranno allora illustrate le modalità e i risultati dei progetti pilota della CEI, con particolare attenzione al legame tra spazio-immagine e dinamica della liturgia e dei suoi poli.
Trait d’union del percorso proposto è l’itinerario della percezione del sacro, dall’analisi antropologica al proprio della liturgia cristiana. Considerando inoltre le chiese come immagine della Chiesa, l’indagine proposta tenderà a raccogliere dalle architetture i tratti di un profilo complessivo, sia in direzione esterna, relativamente ai rapporti tra Chiesa e mondo, sia in direzione opposta, relativamente all’auto-comprensione che la Chiesa, nel tempo, matura di se stessa.
Si allega nella sezione Documenti della pagina il programma dettagliato