Il CISA Andrea Palladio, i Musei Civici di Vicenza e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza hanno ottenuto quasi 60.000 euro (57.300) di fondi PNRR dal Ministero della Cultura, a cui si somma un cofinanziamento di circa 14.000 euro del CISA Andrea Palladio, per un progetto innovativo di digitalizzazione e valorizzazione dei disegni di Andrea Palladio conservati a Vicenza, avviato nelle scorse settimane.
Gli originali palladiani saranno riprodotti con una risoluzione superiore ai 100 megapixel tramite una fotocamera Hasselblad, erede di quella già impiegata nelle missioni spaziali sulla Luna. Per la prima volta i disegni saranno acquisiti ad altissima definizione con la riproduzione fedele non solo dell’aspetto bidimensionale del foglio, ma persino della tridimensionalità materica delle increspature della carta e delle tenui linee di costruzione, tracciate da Palladio a secco con uno stilo d’avorio e non meno importanti di quelle a inchiostro.
Tale rivoluzionaria metodologia di acquisizione fotogrammetrica tridimensionale è stata messa a punto dal quarto partner del progetto, il dipartimento di Architettura dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, nella figura del prof. Marco Gaiani, in collaborazione con l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, ed è stata testata scientificamente su alcuni dei più celebri disegni di Leonardo da Vinci come l’Uomo vitruviano delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, ma mai applicata in maniera estesa a un intero corpus di disegni. E saranno proprio i team delle due Università ad effettuare la digitalizzazione grazie a queste straordinarie tecniche, sotto l’attento controllo conservativo della Soprintendenza e con la supervisione degli esperti del CISA Andrea Palladio.
Al termine del progetto, che prevede una durata di 18 mesi, saranno a disposizione del pubblico due postazioni multimediali touchscreen: una in Palazzo Chiericati e una sua gemella presso il Palladio Museum, per rendere accessibili i fogli palladiani in forma tridimensionale; i disegni potranno quindi essere ingranditi, girati, capovolti come avendoli in mano, per riuscire a vedere fino al più piccolo dettaglio. Parallelamente i disegni saranno collegati a una banca dati con l’archivio delle loro fonti documentarie, fra le quali preziosi materiali custoditi dalla Biblioteca Bertoliana, per rendere possibile ogni approfondimento, con la validità scientifica sempre alla base di tutti i contenuti proposti.
Sempre nell’ambito dell’accordo fra CISA Andrea Palladio, Comune di Vicenza e Soprintendenza, dal 13 dicembre verrà esposto un disegno originale di Andrea Palladio all’interno del Palladio Museum, grazie al sostegno della Camera di Commercio di Vicenza. La comprensione del disegno da parte di un pubblico vasto sarà resa possibile attraverso una serie di apparati scientifico-educativi approntati per l’occasione.